La sanità toscana del futuro

Accordo tra Regione e Cgil, Cisl e Uil regionali, confederali e delle categorie dei pensionati e della funzione pubblica.

Regione Toscana ed organizzazione sindacali confederali regionali e sigle di categoria (funzione pubblica e pensionati) hanno firmato un’intesa sulla sanità del prossimo futuro e sul riordino del servizio sanitario e socio-sanitario regionale, concordando sull’importanza di concertazione e contrattazione. Un protocollo ampio, che tocca più temi.

Il testo è stato presentato nel corso di una conferenza stampa questa mattina in Palazzo Strozzi Sacrati, sede della Regione, a Firenze.

 

La premessa è che lo scenario di riferimento del sistema sanitario regionale della Toscana è radicalmente mutato con la pandemia da Covid-19, con la necessità di ripensare in maniera rapida e flessibile l’offerta, anche sul fronte socio-sanitario e socio-assistenziale. Il protocollo ribadisce la centralità della sanità pubblica, mette in evidenza l’importanza dell’innovazione, della ricerca scientifica e della digitalizzazione del servizio sanitario nazionale, ma anche – come metodo di lavoro – della concertazione e contrattazione e del dialogo con i territori. Con l’obiettivo, condiviso, del potenziamento della sanità e dell’integrazione socio-sanitaria territoriale.

“Due anni fa – dicono il segretario generale aggiunto Cisl Toscana Roberto Pistonina che ha la delega alle politiche sanitarie e la segretaria regionale con delega alle politiche sociali Francesca Ricci- avevamo iniziato un percorso per aggiornare il sistema socio-sanitario toscano in modo da renderlo capace di rispondere al nuovo contesto che era maturato, continuando a garantire un alto livello di risposte ai bisogni della nostra società, nonostante le criticità che si erano presentate. Quel cammino fu interrotto in modo drammatico dalla pandemia e oggi proviamo a riprenderlo, tenendo conto dell’ulteriore mutamento del contesto, ma anche delle opportunità offerte dalle risorse del Pnrr. Questo protocollo è importante perché non afferma solo la volontà comune di Regione e sindacati in questo senso, ma contiene anche una serie di azioni e di impegni e un preciso cronoprogramma per attuarli.”

 

Foto di National Cancer Institute su Unsplash