
Recce confermato alla guida della Cisl Toscana
“Esserci per cambiare non è solo uno slogan, ma un programma: la Cisl vorrà esserci nel dibattito e nelle decisioni che verranno prese sulle scelte strategiche per la Toscana”. Confermati in Segreteria anche Roberto Pistonina e Francesca Ricci.
Ciro Recce è stato confermato segretario generale della Cisl Toscana; l’elezione è avvenuta al termine del XIII° Congresso regionale, svoltosi ieri e oggi a Vaglia (Firenze) ed a cui oggi è intervenuto anche il segretario generale nazionale Cisl, Luigi Sbarra. Confermati anche gli altri due membri della Segreteria regionale uscente: Roberto Pistonina come segretario generale aggiunto e Francesca Ricci. Recce era stato eletto segretario generale della Cisl Toscana nel Maggio scorso.
“Esserci per cambiare – ha detto Recce, ringraziando il Consiglio generale dopo l’elezione – non è solo lo slogan del nostro Congresso, ma un programma, un progetto per i prossimi anni: la Cisl vorrà esserci nel dibattito e nelle decisioni che verranno prese sulle scelte strategiche per la Toscana. A cominciare dal Pnrr, le cui risorse dovranno essere finalizzate a sviluppo, crescita e occupazione; le infrastrutture, dove le opere finanziate vanno completate senza ulteriori ritardi; l’energia, dove la Toscana ha un patrimonio unico, con la geotermia, che non va sprecato. E poi ci impegneremo per far crescere ancora la nostra organizzazione, per un sindacato di prossimità, con azioni politiche, organizzative, economiche.”
“La strada per la ricostruzione del paese dopo la pandemia – aveva detto nel suo intervento a fine mattinata il segretario generale nazionale, Luigi Sbarra – è oggi in salita per le conseguenze del conflitto in Ucraina e gli sviluppi internazionali di queste ultime settimane. Ma per la Cisl la ricetta rimane la stessa: più concertazione e maggiore coinvolgimento del sindacato sulle scelte del governo centrale, delle regioni e degli enti locali”.
“Fino a qualche mese fa nessuno avrebbe pensato che questo cammino avrebbe attraversato strade così difficili. Il tunnel della crisi, che pensavamo di star superando con la relativa ripresa del 2021 e lo scollinamento della quarta ondata covid, si è allungato in modo inquietante a causa della sconsiderata aggressione di Putin all’Ucraina. Occorre una grande coesione sociale a tutti i livelli, europeo, nazionale e soprattutto nelle realtà locali, per affrontare questa fase difficile e complicata della vita del paese”, ha aggiunto Sbarra.
“La Toscana è una regione ricca non solo di storia e cultura, ma di capacità produttive, di realtà lavorative e di dinamismo sociale. È necessario rafforzare l’interlocuzione con enti locali e Regione per la gestione delle risorse del PNRR e degli altri fondi europei, nazionali e regionali. Il sindacato va coinvolto pienamente in ogni passaggio perché il PNRR dovrà essere l’occasione per una modernizzazione delle infrastrutture e dei servizi pubblici a partire da sanità, scuola, tutela del territorio e dei beni architettonici, ma anche formazione delle nuove competenze, digitalizzazione, sostenibilità ambientale”.
Stamani durante i lavori c’é stata la testimonianza di Oleksandra Bondarchuk, giovane mamma ucraina della provincia di Kiev, arrivata in Toscana da una settimana con la figlia di 2 anni e mezzo, mentre il marito è rimasto, come tutti gli uomini, a difendere l’Ucraina dall’invasione. Ha raccontato, con la figlia in braccio, il suo paese in questo primo mese di guerra, i palazzi che tremano per i bombardamenti e la piccola Darina che ancora si spaventa quanto sente un aereo in volo, le tredici ore in attesa alla frontiera, i tre giorni in pullman, l’accoglienza nella casa di una famiglia toscana, che oltre vent’anni fa aveva accolto il marito di Oleksandra: uno dei tanti bambini della zona di Chernobyl che furono ospitati per soggiorni periodici in Italia, lontano dalle radiazioni.