Toscana Aeroporti, no a socializzare le perdite e privatizzare gli utili

Giudizio negativo dei sindacati sulla proposta di un dividendo da 7 milioni fra i soci: “comportamenti inaccettabili e mancanza di rispetto, non è una bella figura coi lavoratori colpiti dalla crisi” e dopo che la società ha ricevuto 10 milioni a fondo perduto dalla Regione per il calo di fatturato dovuto alla pandemia. La richiesta: non basta l’astensione, la Regione voti no alla distribuzione degli utili.

Socializzare le perdite e privatizzare gli utili. E’ l’accusa che i sindacati rivolgono a Toscana Aeroporti, la società che gestisce gli scali Galileo Galilei di Pisa e Amerigo Vespucci di Firenze e che ha come azionista di riferimento Corporacion America, colosso internazionale con nel portafogli una cinquantina di scali nel mondo.
Nei giorni scorsi infatti Corporacion America ha chiesto a Toscana Aeroporti di mettere in approvazione all’assemblea dei soci del prossimo 28 aprile dividendi per 7 milioni di euro. E questo dopo che la Regione Toscana aveva elargito, proprio nel 2021, 10 milioni di euro a fondo perduto alla società per far fronte all’emergenza Covid-19 e al conseguente calo di fatturato.
“Denari dei cittadini toscani e italiani – hanno denunciato le segretarie regionali di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti – che dovevano facilitare la ripartenza e la gestione dei lavoratori che si trovavano e si trovano in grave difficoltà economica” e di fronte ai quali la scelta di distribuire quasi altrettanto in utili tra i soci ha fatto saltare sulla sedia le organizzazioni sindacali che parlano di “comportamenti inaccettabili e mancanza di rispetto, non una bella figura coi lavoratori colpiti dalla crisi”.
Tanto più, aggiungono le sigle del trasporto aereo, che “il sistema aeroportuale toscano, gli scali di Firenze e Pisa, come del resto gli altri aeroporti nazionali e mondiali, causa pandemia e guerra, sono ancora in uno stato di profonda crisi. Il traffico aereo stenta a ripartire così come il turismo nelle nostre città d’arte” e “solo da questi giorni si intravedono piccoli segnali di ripresa che fanno sperare”, mentre “la strada è ancora lunga e disseminata di difficoltà”.
Una situazione doppiamente imbarazzante per la Regione Toscana che in Toscana Aeroporti ha una quota del 5% e dunque sarà chiamata ad approvare quel bilancio.
In quest’ottica Filt, Fit e Uiltrasporti chiedono “alla Regione Toscana il voto contrario sulla proposta di dividendo nell’assemblea dei soci del 28 aprile. Lo chiediamo per il rispetto dovuto alle migliaia di lavoratori dei due siti aereoportuali e dei cittadini della Toscana.”
Le sigle del trasporto aereo inoltre domandano che “la Regione si faccia promotrice di un approfondimento legale per verificare la fattibilità del recupero della somma in questione per poi destinarla a vantaggio dei lavoratori ancora così fortemente in difficoltà e per le future assunzioni di giovani” e chiedono “anche con procedura d’urgenza, al governatore Giani un incontro al fine di perimetrare e chiarire la questione.”
Infine sottolineano come sia necessaria “una riflessione da parte delle nostre istituzioni e alla politica locale e nazionale” per comprendere che “un maggiore utilizzo della cautela quando si tratta di danari pubblici è un obbligo morale, come dovrebbe essere un obbligo morale l’ascolto delle parti sociali che in più occasioni hanno chiesto senza ottenerlo, alla Regione Toscana, che i 10 milioni di euro fossero vincolati a progetti e controlli puntuali e severi. Purtroppo temevamo questo.”

Ecco i testi dei due comunicati diramati da Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti

Toscana Aeroporti 23-4-2022

Comunicato stampa dividendi TA