Regione Toscana, diritti dei lavoratori e coerenza

Il presidente Giani sfila in piazza con Cgil e Uil, ma lo stesso giorno fa ordinare di non pagare a dicembre l’indennità di vacanza contrattuale ai propri dipendenti, prevista da un Decreto legge nazionale.

“Il 17 Novembre, mentre il presidente della Regione, Giani, manifestava in piazza con Cgil e Uil ‘per i diritti dei lavoratori’, la stessa Regione decideva di non pagare entro la fine dell’anno l’indennità di vacanza contrattuale ai propri dipendenti, prevista dal Decreto legge 145/23. Davvero una bella contraddizione.”
A dirlo è il reggente della Fp-Cisl Toscana, Mauro Giuliattini: “L’articolo 3 del D.l. 145/23 – spiega – prevede il pagamento di una indennità di vacanza contrattuale, maggiorata del 6,7%, per i lavoratori pubblici e ne dispone il pagamento immediato in unica soluzione ai dipendenti delle amministrazioni centralizzate, dando a regioni ed enti locali la facoltà di fare altrettanto. Ebbene la Regione Toscana ha deciso di non farlo. Così ha disposto il direttore della Direzione sanità, welfare e coesione sociale, Federico Gelli, in una lettera inviata proprio il 17 Novembre scorso ai direttori generali di Aziende ed Enti del Servizio sanitario.”
“In questo momento – continua il reggente Fp-Cisl – alla vigilia delle feste e dopo due anni di inflazione alle stelle che ha eroso il potere d’acquisto, poter contare subito su una cifra tra gli 800 e i 1000 euro, sarebbe stato un importante aiuto concreto. Ma per i dipendenti della sanità, della Regione e di tutti gli Enti regionali della Toscana non sarà possibile.”
“Colpisce anche il metodo e la totale mancanza del rispetto delle relazioni sindacali” scrive Giuliattini in una lettera inviata ieri al Governatore, ricordando di non aver ricevuto alcuna risposta a tre precedenti missive in cui la Fp-Cisl chiedeva l’erogazione di queste risorse entro Dicembre 2023. “Ci piacerebbe anche sapere – aggiunge – se i colleghi di Cgil e Uil condividono questa decisione, visto che mentre veniva presa erano in piazza proprio insieme a Giani.
Giuliattini scrive poi di considerare “grave che, al solo scopo di suffragare tale decisione si menzioni il mantenimento degli equilibri economici del sistema sanitario regionale, menzione del tutto ultronea rispetto a quanto contenuto nel D.l. 145/23.”
“E’ davvero curioso – nota il segretario generale della Cisl Toscana, Ciro Recce – che il presidente Giani vada in piazza con Cgil e Uil presentandosi come campione dei diritti dei lavoratori e contestualmente non faccia erogare quanto dovuto ai suoi dipendenti. Come datore di lavoro insomma la Regione Toscana si comporta peggio del Governo nazionale.”

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