Tirocini, nuove regole in Toscana

Le nuove linee guida, frutto della concertazione con le parti sociali, prevedono più contributi, ma legati alle assunzioni, insieme a maggiori controlli

Sostegno finanziario vincolato alla successiva assunzione dei giovani, aumento del rimborso mensile a favore dei tirocinanti, più controlli per garantire un’esperienza realmente formativa evitando l’utilizzo distorto del tirocinio.

Sono questi i punti principali delle nuove linee guida sui tirocini extracurriculari approvate dalla Giunta regionale e già operativi in via sperimentale. Le novità sono state concertate dall’assessorato alla formazione e al lavoro con le parti sociali e con tutti i soggetti della commissione regionale permanente tripartita.

Nelle prossime settimane, sarà pubblicato il bando da 27,5 milioni a valere sul Fse 2021/27 per il sostegno alle imprese che ospitano giovani tirocinanti. Con le nuove linee guida in Toscana il rimborso per il tirocinio sale da 500 a 600 euro mensili e aumenta, passando da 300 a 400 euro, anche il sostegno finanziario regionale al datore di lavoro che ospita giovani tirocinanti.

Ma, con i nuovi indirizzi, il contributo è subordinato alla stipula, entro 30 giorni dal termine del tirocinio, di un contratto a tempo indeterminato, a tempo determinato di almeno 12 mesi, oppure di apprendistato professionalizzante o duale (I o III livello).

L’impresa che procederà all’assunzione potrà fruire anche degli incentivi all’occupazione: 8.721 euro nel caso di tempo indeterminato (10.875 per l’assunzione di disabili e svantaggiati) e fino a 4.360 euro per il tempo determinato o l’apprendistato.

Le nuove linee guida, inoltre, rafforzano le attività di vigilanza, monitoraggio e controllo e introducono un digital badge, tesserino digitale che al termine del tirocinio conterrà attraverso metadati tutte le informazioni sulle esperienze fatte e le abilità acquisite, permettendo di esibire successivamente il bagaglio di conoscenze accumulate.

Nel 2022 in Toscana, sono stati 16.104 i tirocini attivati, in prevalenza a favore di donne (53%) e giovani (79% fino a 29 anni). Secondo una ricerca della Fondazione studi consulenti del lavoro la Toscana è la Regione italiana con il tasso più elevato di inserimento occupazionale per tirocinanti: il 67% ha firmato un contratto entro sei mesi a fronte di una media nazionale del 62%.

“La concertazione ha prodotto un altro buon risultato: più risorse a disposizione per i tirocinanti e più attenzione al corretto utilizzo dello strumento dei tirocini” dicono Ciro Recce, segretario generale Cisl Toscana e Stefano Boni, del Dipartimento studi Cisl Toscana.

“Importante che venga rafforzato il ruolo delle aziende come formatrici, anche attraverso il rilascio di un attestato al termine del percorso che potrà essere ‘speso’ anche in altre realtà produttive.”

“Da sottolineare anche l’aumento dei controlli sul corretto ricorso allo strumento del tirocinio, con l’esclusione di mansioni particolarmente semplici e ripetitive, per garantire che ci sia un contenuto realmente formativo.”

“Infine è importante che sia stato previsto un contributo aggiuntivo finale, subordinato all’assunzione del tirocinante.”