Un nuovo strumento per salute e sicurezza

Costituito il Coordinamento regionale della Cisl Toscana sulla materia, per mettere meglio in rete categorie e territori e accrescere sensibilità e competenza contro una piaga ancora grave.

 

Nasce il Coordinamento regionale salute e sicurezza della Cisl Toscana, un nuovo strumento organizzativo per implementare e rendere più efficace la battaglia mai vinta contro infortuni e malattie professionali.
“E’ un progetto nel quale la Segreteria regionale crede molto – spiega la segretaria regionale con delega sulla materia, Francesca Ricci – e che porteremo avanti anche attraverso il Dipartimento salute e sicurezza, che è il luogo di elaborazione tecnica su questi temi. Di fronte a un numero di infortuni che non accenna a diminuire, nonostante le risorse e gli strumenti messi in campo, ci rendiamo conto che molto conta la sensibilità e la competenza nell’approccio a questo problema. Da qui vogliamo ripartire, con uno strumento organizzativo ad hoc, che si concentrerà in questa prima fase proprio sulle competenze.”
Stamani, nell’auditorium di via Dei, a Firenze, si è svolta la riunione costitutiva del nuovo Coordinamento, di cui faranno parte i rappresentanti di tutte le unioni territoriali Cisl e di tutte le federazioni regionali di categoria, oltre ai membri del Dipartimento regionale salute e sicurezza: Marco Della Felice responsabile formazione USR su salute e sicurezza, Massimiliano Del Sordo segretario regionale Fns-Cisl, Paolo Desolati referente Flaei-Cisl Toscana Nord, Angela Settembrini della segreteria Fit-Cisl Toscana.
Gli obiettivi dichiarati del progetto sono mantenere al centro dell’azione sindacale salute e sicurezza nei luoghi di lavoro; accrescere la consapevolezza partendo dall’interno dell’organizzazione; rafforzare/incrementare le competenze individuali e dell’organizzazione; creare una rete con nodi «competenti» in modo da far circolare le informazioni in tutte le direzioni e in modo capillare; assicurare una partecipazione competente negli organismi.
“L’idea – sintetizza Ricci – è quella di creare una rete, di cui i componenti del Coordinamento costituiranno i nodi, che possa consentire il passaggio più fluido delle informazioni, sia verso l’alto che verso il basso, per innervare e dare maggiore qualità alla nostra azione sul territorio e nei luoghi di lavoro.”