Payback o no, le tasse ai toscani non vanno aumentate
Il segretario Cisl Toscana Recce risponde all’attacco del presidente PMI Sanità: “Stia sereno, se il Payback è incostituzionale, non sarà applicato, ma è una norma che non abbiamo scritto noi.”
“Non abbiamo alcun interesse a polemizzare con PMI Sanità, abbiamo voluto avvertire la Regione Toscana che la Cisl è assolutamente e fermamente contraria ad un aumento dell’addizionale Irpef per far quadrare il bilancio della sanità. Se il presidente PMI Sanità è così certo che il Payback è una follia normativa, che stia sereno: ci sarà un giudice che lo disapplicherà.”
E’ la risposta del segretario generale della Cisl Toscana, Ciro Recce, all’attacco arrivato ieri dal presidente di PMI Sanità, Gennaro Broya de Lucia.
“Non sta a noi – continua Recce – decidere se quella sul Payback sia una norma giusta o sbagliata, è una norma dello stato italiano. Dunque non è con la Cisl che devono prendersela, ma eventualmente con chi l’ha scritta. Noi abbiamo detto, e lo ribadiamo, che non è il momento di aumentare le tasse ai toscani. E che se la Regione è convinta che le risorse necessarie a chiudere il bilancio possano arrivare dal Payback, che insista su quella strada; perché non siamo disposti ad accettare un aumento dell’addizionale Irpef per le persone che rappresentiamo, lavoratori dipendenti e pensionati, che sono quelli che in Italia le tasse le pagano davvero. Anche alla luce del fatto che la sanità nella nostra regione ha ridotto il livello della risposta ai bisogni dei cittadini, è alle prese con pronto soccorso in affanno, una medicina territoriale anemica e liste d’attesa ormai fuori controllo.”
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