
PNRR, in Toscana è come il mostro di Lochness
“Se ne parla, ma nessuno l’ha visto” dice il segretario Cisl, Recce. “Chiediamo alla Regione di cambiare passo, per la costruzione di progetti solidi, coinvolgendo il mondo economico e sociale. L’uso di queste risorse condizionerà il futuro nostro e dei nostri figli: non accetteremo di restare a guardare.”
“Il PNRR, almeno in Toscana, è un po’ come il mostro di Lochness, tutti ne parlano, ma nessuno l’ha davvero mai visto. Il problema è che qui non sono in ballo leggende ma risorse vere, che se non sapremo costruire progetti adeguati rischiamo di perdere o sprecare, condannandoci al declino per decenni.” A dirlo è il segretario generale della Cisl Toscana, Ciro Recce, che invita la Regione a prendere l’iniziativa e cambiare decisamente passo.
“Le settimane e i mesi continuano a passare – afferma Recce – ma non abbiamo segnali concreti su questo fronte: c’è la necessità di definire dei progetti precisi, valutarne qualità, adeguatezza, tempi di realizzazione, di definirne le ricadute occupazionali, anche sul fronte della qualità del lavoro e della sua sicurezza. Con il PNRR ci sono tantissime risorse in arrivo che possono, anzi debbono obbligatoriamente, costituire un volano prezioso per l’occupazione; ma occorre saper programmare in modo intelligente, ad esempio mettendo insieme e armonizzando le azioni del Recovery con quelle del FSE: sono due strumenti diversi con programmazioni diverse, ma che possono avere molti punti in comune e innescare sinergie importanti.”
“Non possiamo pensare, come troppe volte è avvenuto in passato, di distribuire risorse a pioggia. Per questo – continua il segretario Cisl – chiediamo alla Regione e al presidente Giani, quando sarà possibile entrare nel merito di questi aspetti, mettere insieme le idee e confrontarsi ?”
“Il PNRR, l’uso che ne sapremo fare, condizionerà i prossimi decenni; è un’occasione epocale e non può essere gestita solo nel chiuso delle stanze della Regione. C’è bisogno di coinvolgimento delle forze sociali e produttive, di una cabina di regia, un momento di concertazione nella fase della definizione e di un monitoraggio costante durante la realizzazione dei progetti. Il sindacato, la Cisl, non è disponibile a restare a guardare, mentre si decide il futuro dei lavoratori e delle lavoratrici toscani, il futuro nostro e dei nostri figli.”